R.O.P. : perché tutto questo odio?

Pubblicato il 2 settembre 2024 alle ore 08:56

Sono da poco uscite le prime puntate della seconda stagione degli Anelli del Potere e subito anche le critiche e i commenti negativi sono apparsi dappertutto qui sul web. Ormai siamo abituati a vederle quando si parla di questo argomento: ma perché delle così negative critiche sono diventate la normalità per tutti nell'ambito di questa serie? Beh, oggi proverò a trovare una risposta, analizzando tre punti fondamentali che secondo me sono alla base di questo odio scellerato!

Il primo punto fondamentale che andremo a trattare è la grandissima ed importantissima eredità dei film del Signore degli Anelli, la quale ha annebbiato la mente di molti appassionati, portandoli a non voler altro che contenuti da dieci e lode, proprio come la trilogia di Jackson. 

Di fatto, il grande successo di quei film e la grande stima e fama che hanno acquistato, soprattutto da parte dei fan Tolkeniani più rigidi, non possono essere tralasciati ed è proprio per questo infatti che essi hanno una così grande rilevanza e vengono quindi presi come metro di paragone per ogni prodotto riguardante la Terra di Mezzo o le opere di Tolkien. Inoltre, l'opera di Jackson, seppur non completamente, ha tenuto conto dei testi originali che doveva ritrarre sullo schermo, e per questo è considerata "canonicamente congrua" con  quella che è la visione degli appassionati Tolkeniani che tengono più a cuore queste basi. 

Proprio da questo quindi passiamo a parlare del secondo fondamentale punto che sta alla base delle innumerevoli critiche nei confronti di R.o.P. : la fedeltà alle opere di Tolkien.                                                                                                                                                                                    Quante volte avrete sentito la frase: "Tolkien si starà girando nella tomba vedendo cosa stanno facendo delle sue opere più importanti"? Beh, io mille, se non di più, e sinceramente mi ha un po' iniziato a stancare anche se non penso che sia una cosa del tutto erronea da dire. E' vero, questo prodotto, almeno al momento, non segue pari passo le opere di Tolkien, secondo quanto per qualcuno dovrebbe, e anzi gli autori si sono presi molte libertà in merito, andando a inserire più volte personaggi o luoghi inventati non presenti nei libri originali. Ciò può infatti urtare la visione di molti, andando a creare quindi un pregiudizio in merito: gli Anelli del Potere è una seria sbagliata e fatta male perché non è canonicamente giusta! Si, ci può stare come osservazione, ma consiglio di cercare di vedere la serie secondo altri punti di vista: in base a come è fatta, a come tratta gli argomenti, a come gestisce la trama o i tempi, cose che anch'io ammetto, non fa certamente in modo perfetto.

Bene, siamo arrivati all'ultimo dei punti che secondo me stanno alla base delle critiche e dei pregiudizi in merito a R.o.P. : il politically correct.        Già, avete capito bene, il politically correct è forse ciò che prima di qualunque altra cosa sta alla base di tutto questo e lo è addirittura fin dai principi, dal primo trailer o addirittura dalla prima foto riguardante questa serie. "Un nano non può essere nero", "un elfo non può essere vecchio", "Un mostro marino di quel tipo non può vivere sul fondo del mare a quella profondità". Sì, le ho sentite davvero tutte, lasciamo i poveri mostri marini vivere dove vogliono, per piacere, non dimostriamoci cattivi anche nei loro confronti. Forse un nano non può essere nero, per ragioni naturali e fisiche, forse un elfo non può essere vecchio, per ragioni logiche visto che sarebbe immortale, ma forse anche noi dovremmo smetterla di pensare a queste sottigliezze e valutare una serie in base ad altro, in base a qualcosa che può renderla migliore e non in base a qualcosa che la sostanza non la cambia, neanche minimamente. 

Ecco, questi sono secondo me i tre punti che stanno alla base delle critiche e dei pregiudizi riguardanti gli Anelli del Potere e spero che anche voi siate d'accordo con me o almeno non vi siate fatti abbindolare da frasi che, seppur possano essere in parte giuste ("tolkenialmente" parlando), non cambiamo la qualità della serie, la quale ripeto: non è perfetta, ma forse se ci pensate niente è perfetto, e a volte è meglio così.